QUESTIONARIO 2016 “I COLLABORATORI PARLAMENTARI”

 

Chi siamo e quali sono i nostri obiettivi

L’ Associazione italiana dei collaboratori parlamentari (AICP) è un’associazione trasversale che non fa alcuna distinzione partitica e che in solo un anno di attività ha raccolto oltre 200 sottoscrizioni. Nasce con l’obbiettivo prioritario di affermare, al pari delle principali democrazie europee e non ultimo dal Parlamento europeo, la figura professionale del collaboratore parlamentare.

Crediamo fermamente che anche all’interno del Parlamento italiano la figura del collaboratore debba essere pienamente riconosciuta e normata in modo chiaro e trasparente. Non farlo significherebbe non solo alimentare il dilagare dell’antipolitica ma vorrebbe dire continuare a non investire sulla qualità della nostra democrazia e sulle competenze umane e professionali di moltissimi lavoratori, spesso giovani e altamente qualificati.

Oggi il Parlamento italiano è contraddistinto da un sistema privo di ogni forma di regolamentazione sostanziale e tutto è lasciato quasi totalmente alla sola ed esclusiva contrattazione fra le parti, senza alcun vincolo e quasi senza alcun controllo.

Mancanze che emergono ancor più significative se paragonate a quanto accade nelle grandi democrazie europee e allo stesso Parlamento europeo che da anni hanno già affrontato e risolto efficacemente la questione.

Il Parlamento italiano, nonostante dovrebbe essere l’istituzione in assoluto più virtuosa del Paese, è sprovvisto praticamente di tutto:

Non si riconosce la figura del collaboratore parlamentare

Non c’è una voce di spesa vincolata

Non sono specificati i tetti finanziari

Non è indicato il numero di rapporti di lavoro previsti

Non c’è una disciplina contrattuale di riferimento

Non c’è una definizione delle mansioni svolte

Non sono previsti requisiti e incompatibilità

Non è chiarito la responsabilità per il pagamento degli oneri previdenziali e fiscali

Non vi sono tutele e garanzie per il lavoratore

Non vi sono forme di controllo se non formali

Non vi è alcun elemento di trasparenza

 



 

Il perché di un Questionario

In questi anni di lavoro abbiamo più volte richiesto alla Camera e al Senato di conoscere quanti siano i collaboratori parlamentari e quali siano i dati essenziali, anche aggregati, delle tipologie delle formule contrattuali. Senza però ricevere mai una risposta adeguata e nessun tipo dato.

Nel 2014 l’Istituto di ricerche sulla pubblica amministrazione (IRPA) ha realizzato il rapporto «I collaboratori dei parlamentari. Il personale "addetto" alla politica». Uno studio estremamente importante, che per la prima volta, fotografa la delicata realtà dei collaboratori parlamentari.

L’Associazione italiana collaboratori parlamentari ritiene fondamentale proporre oggi ai propri iscritti e a tutta la platea di collaboratori parlamentari un nuovo questionario. Esso è finalizzato a raccogliere una base di dati da aggregare e successivamente analizzare ai fini di una rinnovata riflessione circa la disciplina del rapporto e delle condizioni di lavoro tra parlamentare e collaboratore, nonché a fungere da supporto per una eventuale seconda edizione del rapporto IRPA.

E questo vista e considerata l’entrata in vigore del Jobs Act che ha imposto un’attenta revisione delle forme contrattuali in essere e di quelle in via di stipulazione dall’inizio del 2016, ponendo fine o limitando fortemente la possibilità di avvalersi di schemi contrattuali come le collaborazioni a progetto e i contratti di collaborazione occasionale, le forme in assoluto più diffuse, nonché il proseguimento dell’iter di riforma costituzionale che potrebbe importare profondi cambiamenti all’interno di Camera e Senato.

Il questionario è anonimo e le domande che ti proponiamo sono state strutturate di modo che tu abbia la possibilità di indicare nell’apposito spazio "altro" ogni tipo di informazione ritenuta rilevante ai fini della rappresentanza dei tuoi interessi da parte di Aicp presso i decisori politici.

La mancanza di regole produce forte disomogeneità, contrazione dei diritti, scapito dei doveri e spesso, come ben evidenziato dalla stampa, può condurre a vere e proprie forme di sfruttamento del lavoratore. Siamo consapevoli che i collaboratori parlamentari rappresentano un costo. Ma sono un costo necessario ed utile per contribuire alla qualità della democrazia parlamentare. Impensabile che l’attività di un parlamentare possa svolgersi appieno senza le competenze di collaboratori.

Abbiamo iniziato un cammino serio e propositivo non solo con quei parlamentari che si sono dimostrati sensibili alla questione, ma con gli Uffici di Presidenza e con i responsabili dei gruppi parlamentari di tutti gli schieramenti politici. E questi dati rappresentano un grande occasione.
Noi intendiamo proseguire su questa strada e abbiamo bisogno di te!

Grazie,

Associazione italiana collaboratori parlamentari

 

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