Collaboratori parlamentari a Canfora: non siamo portaborse

Roma, 1 set. (askanews) - "Sorprende che uno storico di alto profilo come il prof. Luciano Canfora cada nel banale luogo comune di definire dispregiativamente 'portaborse' i collaboratori parlamentari, proponendo di fare risparmio sulle risorse destinate a questi lavoratori, anziché tagliare il numero dei parlamentari". Lo ha dichiarato in una nota José De Falco, presidente dell' Associazione italiana dei collaboratori parlamentari (AICP), commentando l'intervista dello storico e antichista barese a la Repubblica sul referendum costituzionale, in cui lo stesso afferma che se il fine della riforma è il risparmio, meglio farlo sui portaborse.
"Non ne facciamo una colpa - ha aggiunto De Falco - al prof. Canfora, per evidente ignoranza del tema, di prendersela con del personale che per mancanza di tutele e risibilità delle risorse destinate non ha uguali nei parlamenti d'Europa e che da anni lotta vedersi riconosciuta una dignità professionale". "Quel che stupisce - ha concluso il presidente dell'AICP - per un acuto pensatore come il prof. Canfora, è il non essere consapevole di come staff professionali in grado di assistere deputati e senatori, per garantire che il mandato parlamentare sia adeguatamente esercitato, dalle funzioni legislative alle attività di indirizzo e controllo del governo, sia essenziale al buon funzionamento dell'istituzione parlamentare, qualunque sia il numero dei suoi membri". 

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